La componente dell’ufficio di presidenza di Agenti Groupama Italia: «È opportuno che si chiarisca subito il ruolo che le compagnie vogliono assegnare all’IA e i risvolti che questa può avere sulle reti distributive».

«È opportuno che si chiarisca subito il ruolo che le compagnie vogliono assegnare all’intelligenza artificiale e i risvolti che questa può avere sulle reti distributive». Laura Puppato (nella foto), componente dell’ufficio di presidenza di Agit (Agenti Groupama Italia) con delega ai rapporti istituzionali mette in guardia la categoria su quello che potrebbe rappresentare un problema serio per l’attività degli intermediari assicurativi.

«Quando leggo che la gestione dei sinistri vedrà nel “machine learning”  un perfetto alleato in grado di semplificare i processi, prevenire le frodi e liquidare i risarcimenti in modo automatico; che l’obiettivo entro il 2030 per le compagnie è avere una polizza su due con una componente di intelligenza artificiale; che è una quota che salirà all’85% con riferimento alla gestione dei sinistri; che tutto ciò servirà per risparmiare sui costi, beh, io ci vedo una minaccia», ha affermato Puppato nel corso del suo intervento all’ultimo congresso di Agit.

«Non sfugge mai a una logica industriale il ridimensionare il potere di una rete di vendita come la nostra, che ha un potere contrattuale reale», ha aggiunto Puppato. «Ma è anche vero che quello che stiamo dimostrando è che se siamo uniti, capaci di sapere le cose, di interpretarle e di portarle avanti. Noi abbiamo un grande potere. Abbiamo la capacità come intermediari, e gli agenti di assicurazione in particolare, di riuscire a essere quell’equilibrio nell’ambito sociale rappresentato dal nostro ruolo e che è indicato nell’articolo 41 della Costituzione Italiana («L’iniziativa economica privata  è libera. Non  può  svolgersi in  contrasto con  l’utilità  sociale o  in modo  da recare danno alla  sicurezza, alla libertà, alla  dignità umana», ndr). Noi abbiamo un valore sociale indiscutibile e indubitabile».

Puppato ha ricordato anche, nel suo intervento, le iniziative, subite in particolare nel 2022 e nel 2023, che hanno rappresentato «un attacco feroce alla nostra categoria», citando in particolare le clausole vessatorie («Lo Ius variandi e altre condizioni sono di fatto modi per toglierci dalle mani il cliente, esponendolo solo alle volontà della compagnia») e l’Idd europea («la normativa era contro i monomandatari, visti come dipendenti»).

Fabio Sgroi

https://www.tuttointermediari.it/puppato-intelligenza-artificiale-viste-le-premesse-la-vedo-come-una-minaccia-per-gli-agenti/